Ortodonzia
L'Ortodonzia è quella branca dell' odontoiatria che si occupa, non esclusivamente nei bambini, delle alterazioni dei rapporti tra le arcate dentarie.
Non ci si limita quindi a "raddrizzare i denti", ma si esamina anche l'aspetto funzionale, posturale ed osseo del Paziente con particolare riferimento alle proporzioni ed alla postura della testa.
Quest' ultima può influenzare a sua volta la postura generale del Paziente.
Ovviamente anche l'aspetto estetico rientra in questo tipo di terapia; un bel sorriso è indice dell'armonia dei denti sia con le ossa che con i vari muscoli della faccia.
Per prima bisogna capire se ci sia la necessità intervenire, e in che modo.
Quindi si prendono le impronte delle arcate dentarie, si raccologono varie informazioni da una prima visita e ci si avvale di esami radiografici.
Si riescono così ad avere tutta una serie di informazioni circa le proporzioni tra le ossa del cranio, le arcate dentarie e i rapporti posturali e funzionali del Paziente, per arrivare a formulare un piano di trattamento, determinando la classe scheletrica e la classe occlusale.
Con il termine classe scheletrica si indica in linguaggio medico l'insieme dei rapporti tra le ossa dell'arcata dentaria superiore ed inferiore; per classe occlusale si intendono le reciproche posizioni degli elementi dentari.
La bocca cerca naturalmente di ottenere il massimo "ingranaggio" possibile tra i denti delle arcate dentarie , tuttavia questa posizione potrebbe non essere corretta per la postura o per le proporzioni. Si può avere ad esempio una situazione di retrusione o di iposviluppo della mandibola, o al contrario della mascella. Certi pazienti invece presentano proporzioni corrette ma anomalie dentarie legate a problemi di sviluppo come mancata eruzione di alcuni denti od abitudini scorrette quali utilizzo eccessivo di biberon o succhiamento del pollice che creano problemi esetico-funzionali.
Sopra: calcolo delle proporzioni ossee con ausilio di teleradiografia.
Oggi si parla frequentemente di ortodonzia intercettiva, ovvero si cerca di capire e guidare la crescita, "intercettandola" appunto, consentendo di correggere le anomalie in fase di sviluppo.
A destra: radiografia panoramica delle arcate dentarie di un soggetto adulto
La terapia si attua solitamente con l'ausilio di apparecchi costruiti specificatamente per le problematiche rilevate; tali dispositivi possono sfruttare la forza dei muscoli della bocca oppure una forza indotta attraverso fili, molle o elastici.
Fondamentale al termine della terapia il mantenimento dei risultati ottenuti, che si ottiene solitamente con ipercorrezioni e contenzioni.
In casi particolarmente gravi può essere valutato anche l'approccio chirurgico, specialmente in soggetti adulti che sarebbero ormai difficili da correggere sul piano osseo con il solo apparecchio.